Riserva naturale

Riserva naturale

Riserva naturale

 

Lampedusa, Riserva naturale isola di Lampedusa
Ente Gestore: Legambiente 
Comitato Regionale Siciliano Sede: Via V. Emanuele, 27 - 9201 Lampedusa Ag. Tel: 0922/971611 - fax 0922/971812 
Superficie: 12,12 ha Provincia: Agrigento Istituzione: 1984 
Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Legambiente Comitato Regionale Siciliano- via Agrigento n. 67 - 90141 Palermo tel. 091.301663 - fax 091.6264139 
Assessorato regionale Territorio e Ambiente Gruppo XLIV v.le Regione Siciliana n. 2194 - Palermo tel. 091.6963841 

 La Riserva si estende per circa 320 ettari lungo un tratto incontaminato della costa meridionale di Lampedusa. Istituita nel 1996 dall'Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, è finalizzata alla conservazione di un ambiente naturale di grande valore, classificato come sito d'interesse comunitario per la presenza di specie animali e vegetali ed habitat rari minacciati di estinzione.

  L'Area Protetta- Il paesaggio è caratterizzato da profonde incisioni a rias che solcano il pianoro: Vallone dell'Acqua,Profondo, della Forbice, Dragut, Tabaccara, ecc. Proprio allo sbocco dei Valloni, che costituivano l'antico reticolo idrografico ora non più attivo, si trovano le splendide spiagge dell'Isola dei Conigli, di Cala Pulcino, di Cala Galera. Il profilo costiero è quanto mai vario e suggestivo: ad Ovest imponenti falesie modellate dall'azione erosiva dei venti e del moto ondoso, scendono sul mare a precipizio o con ripide scarpate. Ad oriente, invece, la costa declina gradualmente verso il mare e assume forme frastagliate, rientranti in piccole insenature e cale.

 Punti di Interesse-  L'isola di Lampedusa è molto più vicina all'Africa (138 km) che alla Sicilia (215 km), Lampedusa appartiene all'arcipelago delle Pelagie. L'isola è un tratto affiorante della piattaforma continentale africana ed è costituita da successioni sedimentarie di terreni calcarei depositatesi durante il Miocene medio- superiore. 
 L'origine africana di Lampedusa rende estremamente interessante il suo patrimonio naturalistico sotto il profilo bio- geografico, per la presenza di aspetti faunistici e floristici tipici dell'areale nordafricano. L'isola è stata interessata dalla presenza umana sin dalla preistoria ed è documentata la presenza di fenici, cartaginesi, greci, romani, arabi. I naturalisti che la visitarono nei secoli scorsi, la descrivono ricoperta da una fitta e ricca macchia mediterranea, ma la colonizzazione operata dai Borbone nel 1843, portò alla scomparsa dell'originario manto vegetale. L'erosione eolica e il dilavamento delle piogge resero ben presto l'isola simile ad un tavolato di nuda roccia, ma ancora oggi Lampedusa rappresenta un  ambiente insulare unico in tutto il Mediterraneo.  

 Centri Visita- L'ufficio della Riserva si trova nella piazza principale del paese di Lampedusa. Aperto tutti i giorni per informazioni, prenotazioni di visite guidate, consultazione di materiali sull'area protetta e sui temi della conservazione della natura.
 
La Flora-  Scomparsa la macchia mediterranea, oggi la forma di vegetazione prevalente nell'isola è la gariga-steppa, costituita da asfodeli, asteracee e distese di Scilla marittima. Una forma più matura di gariga (con Euforbia, Lentisco, Macchia della seta, Camedrio, The siciliano) è presente nei Valloni, dove sopravvivono anche alcuni preziosi individui superstiti dell'antica macchia: Ginepro fenicio, Carrubo e rari oleastri. Alcuni interventi del Corpo Forestale della Regione Siciliana hanno consentito il reinserimento del Pino d'Aleppo.  
 
La vegetazione litorale è caratterizzata da distese di Limonium lopadusanum, i cui pulvini producono una splendida e delicata fioritura. Importante è il contingente di specie endemiche, nonché la presenza di specie rare che testimoniano i collegamenti che l'isola ha avuto sia con l'Africa che con la Sicilia. Veri e propri gioielli botanici sono la Caralluma europaea, una pianta nordafricana dall'aspetto di una cactacea con fioritura stelliforme, presente in Europa solo aLampedusa e nella Spagna meridionale e la Centaurea acaulis, una specie che cresce spontaneamente in Nord-Africa.

 La Fauna-  Anche la fauna ha una evidente impronta nordafricana. Di grande interesse bio- geografico è la presenza del Colubro lacertino e del Colubro dal cappuccio, due serpenti a distribuzione nordafricana, e dello Psammodromus algirus a., una lucertola localizzata in tutta l'Italia esclusivamente sull'isolotto dei Conigli. Sulle falesie a picco sul mare nidificano il Falco della regina, il Falco pellegrino, il raro Marangone dal ciuffo, il Gabbiano reale. Grandi sorprese riservano gli Insetti, per la grande varietà di specie presenti e la notevole componente di endemismi, tra i quali il Pamphagus ortolaniae, una grossa cavalletta priva di ali e lo Julodis o. l., un coleottero dalla splendida livrea iridescente.
 
La spiaggia dei Conigli è sito di ovo- deposizione della tartaruga marina, l'unico in Italia dove tale fenomeno si verifica regolarmente. La stagione riproduttiva della Caretta caretta coincide con la stagione estiva: le uova deposte all'inizio dell'estate schiudono dopo circa due mesi ed i piccoli, appena fuori dal nido, si dirigono subito verso il mare.  

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