La pesca a Lampedusa

La pesca a Lampedusa

La Pesca

 

 L’economia di Lampedusa si basa principalmente sul turismo, sulla pesca, sull’industria conserviera del pesce azzurro e marginalmente sull’agricoltura e la pastorizia ormai abbandonata quasi del tutto. Il mare che circonda lampedusa è molto pescoso, infatti nel suo mare vengono a pescare anche barche dalla Sicilia, dal nord africa e persino (per la pesca del tonno) da altri paesi europei. La pesca rappresenta una delle maggiori risorse per l’economia dell'isola di Lampedusa, essa viene praticata con varie tecniche, tra queste la più diffusa è il “Cianciolo” (una rete a circuizione usata con l’uso di potenti lampare), vengono pure usate le reti da posta, le nasse, la traina, il conzo e la pesca a strascico. Sicuramente  a Lampedusa la pesca potrebbe essere ancora più incentivata con metodi di pesca sostenibili, affinché la pesca potesse continuare ad essere una delle fonti più redditizie dell’ isola di Lampedusa. L’industria conserviera del pesce, occupa, nell’ isola di Lampedusa un posto ancora importante. È un’ industria rinomata, non seconda, per qualità, ad alcun altra. Anche l’industria conserviera, se opportunamente sostenuta, a Lampedusa potrebbe assorbire una quantità maggiore di manodopera locale. Comunque la lavorazione del pesce sott’olio è molto accurata, il pesce inscatolato a Lampedusa è solo pesce fresco e per la sua conservazione si utilizza soltanto olio extra vergine d' oliva. Le latte sono sigillate etichettate e commercializzate in loco. A Lampedusa il commercio  e la lavorazione delle spugne tempo fiorente, sembra oggi che vada ad estinguersi ed è marginale.

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